Il 2025 si prospetta un anno molto interessante per l’Automazione Industriale e l’Intelligenza Artificiale. Il rapporto annuale IFR riporta che il valore di mercato globale delle installazioni di robot industriali ha raggiunto il massimo storico di 16.5 miliardi di dollari. La domanda futura sarà guidata da una serie di tecnologie, forze di mercato e nuovi campi di attività.
Intelligenza Artificiale: Trend 2025
Sicuramente l’Intelligenza Artificiale (IA) è la tendenza tecnologica del momento, grazie alla sua flessibilità operativa che permette di inserirla in molti aspetti industriali.
Gli utilizzi più comuni sono: ottimizzazione della supply chain con miglioramento della gestione delle scorte, controllo qualità e tracciabilità dei prodotti per ridurre errori e scarti, automazione della logistica, per ottimizzare la velocità di flusso delle merci, ecc. Attraverso l’utilizzo dell’IA possono essere identificati ed eliminati i colli di bottiglia presenti in molti processi produttivi.
L’intelligenza Artificiale si prospetta essere il tema del momento anche in ambito robotico. Sta aumentando lo sviluppo di hardware specifici e software che simulano ambienti del mondo reale a supporto dell’AI fisica. L’AI fisica è quella branca di AI che implementa modelli super preparati in fisica, matematica e ingegneria, che possono consentire ai robot di addestrarsi in ambienti virtuali e di operare tramite l’esperienza, anziché la programmazione. Obiettivo: permettere alla robotica di svolgere un’ampia gamma di compiti in maniera più efficiente.
Altra tendenza sono gli AI Agent operatori autonomi di assistenza, combinano tecnologie di machine learning, deep learning, generative AI ed elaborazione del linguaggio naturale per interpretare il contesto di riferimento, identificare i compiti e le azioni necessarie per raggiungere l’obiettivo assegnato, predisporre un piano di azione ed eseguirlo. Gartner prevede che entro il 2028, il 15% delle decisioni quotidiane sarà automatizzato, trasformando radicalmente i processi decisionali aziendali.
L’utilizzo più spinto dell’Intelligenza Artificiale permette di attivare un approccio basato sui dati. Il 2025 sarà quindi l’anno della trasformazione aziendale guidata dall’AI. Le organizzazioni e la PA passeranno da un approccio sperimentale a una strategia integrata, dove l’intelligenza artificiale diventerà il motore dell’innovazione e dell’efficienza operativa.
L’intelligenza artificiale ridisegna il controllo qualità
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di controllo e automazione industriale offre un’elevata affidabilità e le aziende stanno iniziando a vederne i risultati.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale offrono operazioni convenienti, migliorano l’efficienza lavorativa, aumentano l’accuratezza del suo controllo e migliorano la qualità della produzione industriale.
Garantisce un controllo qualità preciso e in tempo reale, senza compromettere la velocità del processo produttivo, e offre una configurazione facilmente adattabile a diversi tipi di produzione.
Il Deep Learning applicato ai sistemi di visione per il controllo qualità, sfrutta il potenziale delle reti neurali e dell’apprendimento automatico, che consentono al sistema di visione di distinguere automaticamente i prodotti conformi da quelli difettosi. Velocizzando tutti i processi di ispezione, eliminando la necessità dei cambi formati e scelta delle ricette di lavoro. Le aziende possono ottimizzare i loro processi riducendo errori, scarti e tempi di fermo, migliorando così l’efficienza complessiva della produzione.
Metaverso Industriale: utopia?
Il Metaverso è uno spazio virtuale immersivo e interattivo in cui le persone di tutto il mondo interagiscono mediante i loro avatar. Il settore manifatturiero potrebbe sfruttare un mondo virtuale per risolvere i problemi dell’industria reale, risparmiando tempo e adottando un approccio data-driven.
L’Industrial Metaverse è quindi un particolare metaverso che si applica al mondo della fabbrica, della logistica, industriale. In grado di sfruttare Realtà aumentata (AR) e Internet of Things (IoT), in cui sfumano i confini fra mondo fisico e virtuale per migliorare efficienza, produttività del lavoro.
Il Metaverso Industriale consente di svolgere in parallelo quelle attività che in genere richiedevano un’esecuzione in sequenza: progettare, sviluppare e controllare in fase di revisione.
In questo scenario, è ovvio che l’industrial metaverse ridefinisca la collaborazione portandola a un nuovo livello di engagement, fondendo fisico e virtuale. Inoltre, migliora i flussi di lavoro ibridi sotto vari punti di vista: onboarding e formazione, sviluppo prodotti, presentazione e vendita, resi più coinvolgenti attraverso esperienze virtuali condivise.
Il Digital Twin di cui abbiamo spesso parlato, va felicemente a braccetto con il metaverso industriale. È infatti una rappresentazione virtuale di un oggetto o di un sistema reale che riceve un aggiornamento attraverso i dati rilasciati in real-time.
Perché ciò accada, tutte le componenti da cui nasce il metaverso dovranno risultare tra loro non solo interconnesse, ma anche interoperabili. Sarà fattibile?
Piano Transizione 5.0: è un vero incentivo?
La conformità agli obiettivi di sostenibilità ambientali delle Nazioni Unite e alle relative normative in tutto il mondo sta diventando un requisito importante per le aziende che vogliono restare competitive come fornitori.
In Italia però non siamo troppo in linea. Infatti un aspetto dei più deludenti attuali, riguarda proprio l’andamento degli incentivi del Piano Transizione 5.0. Se il Piano Transizione 4.0 può essere stato considerato un pilastro fondamentale per avviare la trasformazione digitale dell’industria italiana, il Piano Transizione 5.0, al contrario, ha introdotto maggiore complessità procedurale e requisiti più stringenti, rendendo l’accesso agli incentivi decisamente più difficile.
Le aziende italiane faranno più fatica delle competitor estere, a rispettare i temi di sostenibilità?
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